Stufe a pellet

Le stufe a pellet rappresentano un sistema economico e vantaggioso per riscaldare casa, grazie al loro impatto estetico gradevole e al livello di efficienza che garantiscono. Non a caso da qualche anno hanno visto crescere il gradimento da parte degli italiani, che spesso le preferiscono ai camini a legna e alle caldaie a metano per la loro capacità di riscaldare i locali di casa con successo. In effetti i consumi di una stufa a pellet sono inferiori a quelli di una caldaia a metano; essa, inoltre, è più ecologica e garantisce una maggiore autonomia. 

Il meccanismo di funzionamento è paragonabile a quello di una stufa a legna; la differenza è che, ovviamente, a bruciare non è la legna ma il pellet, ed è grazie a questa combustione che risulta possibile la produzione di aria calda. Il pellet non è altro che un insieme di cilindri di piccole dimensioni che si ricavano da materiali di scarto provenienti dalla lavorazione del legno, segatura e trucioli che vengono pressati insieme e compattati.

Le stufe a pellet sono dotate di un serbatoio all’interno del quale si ripone in deposito il pellet che poi dovrà essere consumato. Chi lo desidera ha la possibilità di impostare in anticipo l’orario in cui la stufa si dovrà accendere e si dovrà spegnere, grazie a un apposito termostato, che consente anche di regolare la temperatura. 

Quello che viene garantito da una stufa a pellet, pertanto, è un sistema di riscaldamento che vanta una più che discreta autonomia. La stufa permette di riscaldare gli ambienti in maniera graduale, e ha bisogno di essere collegata a una canna fumaria – in modo che i fumi che derivano dalla combustione possano fuoriuscire – e di un impianto elettrico. È necessario, poi, il collegamento a una presa d’aria, che è necessaria per l’ossigeno consumato.