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I termocamini da inserimento - Come trasformare il vecchio camino

19 Febbraio 2019
I termocamini da inserimento - Come trasformare il vecchio camino

Come possiamo rendere il nostro vecchio camino un elemento capace di riscaldare veramente? Quanti di noi sono cresciuti con il camino in casa? Quei vecchi e sfumacchianti caminetti di una volta, ricchi di fascino e ricordi ma ahimè poco adatti al riscaldamento…

Vi ricordate la bella sensazione del calore sul viso, sulle mani, sul petto? Ma la schiena? Chi non ricorda il contrasto tra il caldo davanti e il freddo dietro? Il camino tradizionale, tanto caro a molti, è ad oggi considerato alla stregua di un cimelio, poco adatto al tipo di abitazione dei giorni nostri. Perchè? Perché non piace più a nessuno l’odore costante di fumo, la polvere della cenere che si deposita ovunque, il rischio di lasciare il fuoco incustodito non ci lascia mai tranquilli, per non parlare poi del problema del grande consumo di legna a fronte di un calore minimo: pensate che il camino aperto ha un rendimento del 10% circa e il restante 90% del potere calorico della legna che sto bruciando lo uso per scaldare le stelle!

Questi inconvenienti pesano molto e la maggior parte di chi costruisce o ristruttura la propria casa decide di non mettere proprio nessun camino oppure, (per chi li conosce), di installare un termocamino.

Di temocamini ne esistono di innumerevoli modelli, ad aria, ad acqua, di varie forme e dimensioni, con sportello saliscendi ecc. ma tutti sono monoblocchi da piazzare e rivestire.

Quindi si possono avere le prestazioni e i vantaggi di un termocamino senza demolire il proprio focolare ? Sì, è possibile utilizzando i cosiddetti “inserti” o camini da inserimento o cassette ecc., tutti questi nomi rappresentano la medesima soluzione e cioè un “compatto termocamino” con misure e forme idonee ad essere installato all’ interno della bocca del camino esistente.

Negli ultimi anni ho registrato un grandissimo incremento di richieste e installazioni di questi prodotti. I vantaggi sono presto detti, soprattutto confrontandoli con quelli di un camino aperto: -prestazioni elevate, si possono infatti scaldare oltre 100 mq -consumi ridotti, dovuti all’ alto rendimento della macchina che supera tranquillamante il 70% -possibilità di lasciare il fuoco incustodito, con il vetro chiuso non ci sono possibilità che scintille vadano a cadere sul tappeto o sul divano.

Spesso si possono risolvere anche alcuni problemi di tiraggio e fumosità.

La trasformazione normalmente è reversibile, anche se sinceramente non vedo proprio il motivo di smontare la macchina, infatti non mi è mai capitata una richiesta di questo tipo. Questi prodotti si installano velocemente, normalmente non sono necessarie opere di muratura, e sono subito pronti all’uso, ne esistono di varie misure e si riesce sempre a trovare quello che collima al meglio con le dimensioni della bocca del camino. I costi dell ‘installazione, se confrontati a quelli di un intervento più radicale, come ad esempio togliere il vecchio focolare e rifarne uno nuovo con un termo camino a monoblocco, sono irrisori. Se poi si volesse cambiare tipologia di combustibile abbandonando i disagi della legna, ad oggi è possibile farlo. Esistono, infatti, anche molti camini da inserimento che bruciano il pellet e quindi possono funzionare in maniera semplice ed automatica proprio come le conosciutissime stufe a pellet.


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